Perché il mio sito web non converte visitatori in potenziali nuovi clienti?

Quando si parla di creazione siti internet troppo spesso ci si ferma alle apparenze. C’è chi si limita a volere un sito esteticamente gradevole, chi fa un ulteriore passo e ne monitora le visite, fermandosi però dal semplice azione di monitoraggio passivo.

Tutti  sognano un sito molto visitato, ma in realtà la gran parte delle aziende e dei professionisti non dovrebbero fermarsi a questo parametro per determinare se un sito funziona e fa il suo lavoro. Ad esempio: un sito internet di un hotel a Como, se fosse posizionato per la parola chiave “hotel”, sicuramene registrerebbe un traffico rilevante e quindi molte visite. Meglio però ottenere 10 visitatori altamente interessanti, magari dalla parola chiave “hotel 3 stelle como”che un milioni di utenti non in target dalla keyword generica “Hotel”. Riassumendo meglio 10 visitatori paganti che un milioni non in target.

Una efficace presenza online è importante perché può convertire visitatori in nuovi clienti, se questo non avviene c’è qualche problema da risolvere.

Se vendete un bene o un servizio non vi potete accontentare delle visite al vostro sito, dovete concludere delle vendite.

Il passaggio da visitatore a cliente non è banale. In tanti credono che basti mettere online un sito, magari parliamo di un e-commerce, per iniziare subito a vendere, ma le cose sono molto più complesse di così. La concorrenza è feroce ed emergere sempre più difficile, non c’è spazio per l’improvvisazione.

Un sito graficamente gradevole, con contenuti interessanti, originali e di qualità, magari ben posizionato sui motori di ricerca e che vende anche prodotti di qualità al giusto prezzo, si potrebbe pensare abbia la strada in discesa, ma non è così. Può darsi riceva un buon numero di visite, ma non è affatto detto che riesca a trasformarle in entrate.

Fatta questa premessa è ovvio come la maggior parte degli imprenditori, o in genere di chiunque abbia un sito e qualcosa da vendere, si chieda spesso come mai lo strumento sul quale è stato investito tempo e denaro non converta o lo faccia meno di quanto sperato.

Come trasformare i visitatori in clienti

Per prima cosa vi servono delle visite, questo è ovvio, ma prima ancora si ha bisogno di un sito web sviluppato a prova di target e quindi semplice e fluido per il navigatore. Bisogna però anche che le visite siano in target, ovvero di persone realmente interessate a quello che avete da offrire. Fate quindi attenzione a come spendete i vostri soldi in pubblicità.

Siate chiari, chi vista il vostro sito deve capire subito cosa vendete. In realtà dovrebbe capirlo prima di arrivare sul vostro sito, venendoci quindi solo perché interessato a ciò che offrite.

Una volta che un visitatore interessato decide di visitare il vostro sito, questo è già un potenziale cliente e come tale andrebbe trattato.

Un aspetto fondamentale, sul quale troppo spesso ci si sofferma poco è l’esperienza dell’utente. Dovremmo analizzare in modo obbiettivo il nostro sito, con gli occhi di chi lo visita, magari per la prima volta.

Si capisce bene cosa proponiamo? Il sito si carica velocemente? La navigazione al suo interno è semplice? Ci sono errori, problemi di vario tipo, pagine mancanti? Il sito funziona bene anche se per navigarlo si usa un tablet o uno smartphone. Fare i propri acquisti è un processo veloce e semplice? Bisogna registrarsi e questa registrazione quanto tempo richiede? Perché dovrei acquistare su questo sito piuttosto che su Amazon o altri colossi del web?

Rispondete a tutte queste domande e dove necessario intervenite per rendere l’esperienza di navigazione ed acquisto degli utenti il migliore possibile. Guardate anche cosa fanno i vostri concorrenti e cercate di migliorare l’esperienza che propongono ai loro utenti.

Trasforma i visitatori in clienti con queste tecniche

La cosa migliore da fare, per trasformare i visitatori in clienti è, come detto, quella di essere chiari, onesti ed efficaci. Chi visita il sito deve capire cosa vendiamo, quanto costa e come fare per acquistarlo.

Il sito deve essere intuitivo, veloce e rendere l’acquisto il più facile possibile. Qualsiasi intoppo, per quanto piccolo, può farvi perdere un cliente.

Detto questo, esistono anche varie tecniche, più o meno sofisticate, che possono aiutarvi a convertire un semplice visitatore in un cliente e magari in un cliente fidelizzato, che tornerà quindi più volte, a comprare da voi.

Una delle tecniche più diffuse è quella di proporre promozioni, sconti e altri strumenti che facciano leva sul prezzo ed eventualmente sul concetto di scarsità (del prodotto o dell’offerta).

Se avete scorte limitate di un determinato prodotto, fatelo sapere all’utenza, ci saranno più possibilità che chi è interessato si decida a passare da visitatore a cliente. Allo stesso modo, se optate per delle promozioni, limitatele nel tempo, in modo che spingano a comprare per non lasciarsi sfuggire un’appetibile occasione.

Raccogliere l’email (o in generale un qualche tipo di contatto) dei vostri visitatori, così come dei clienti già acquisiti è molto importante. Nel caso di chi ancora non ha mai comprato nulla, potrete inviare offerte, magari dedicate proprio a chi effettua il primo acquisto.

Ai clienti invece inviate periodiche comunicazioni con l’intento di farli tornare sul sito, per scoprire nuovi prodotti, sconti, ecc. Non trascurate i vostri clienti, possono diventare una preziosa risorsa, si sono fidati di voi una volta e se giocherete bene le vostre carte lo faranno ancora.

Un’ultima tecnica, in particolare in determinati settori, come per chi vende servizi di consulenza o corsi di formazione, può essere quella di organizzare dei webinar, dei corsi gratuiti online o di distribuire video o ebook.

È fondamentale che i contenuti che create e distribuite siano di valore e rispondano a domande ed esigenze reali e urgenti, offendo delle soluzioni concrete. Il primo passo è farvi riconoscere come degli esperti, il secondo sarà quello di vendere un servizio a chi già vi apprezza. Come ovvio questo sarà molto più facile che con un perfetto sconosciuto.