Olio nuovo: tutte quello che c’è da sapere sulla campagna olearia 2021/22

Tutti noi sappiamo che l’Olio è una parte fondamentale della nostra alimentazione. Consigliato da dietologi e nutrizionisti, è presente in tutte le migliori diete. Con le sue proprietà benefiche, l’olio è il condimento più utilizzato al mondo, capace di prevenire e curare patologie importanti. Ogni anno in Italia vengono prodotti 465.000 tonnellate di olio, una quantità gigantesca, ma fondamentale. L’olio prodotto nell’ultima annata di lavorazione è chiamato “olio nuovo”. Il suo gusto è inconfondibile e la sua qualità non è paragonabile a quello prodotto precedente. Un prodotto perfetto per accompagnare i tuoi piatti preferiti con freschezza e bontà. Ma cosa sappiamo esattamente di questa tipologia di olio? Basta leggere questo articolo per scoprire cos’è e come riconoscerlo.

Cos’è l’olio nuovo?

L’olio non è tutto uguale e, come gli esperti sanno, ogni minimo cambiamento atmosferico nella vita della pianta può cambiare il sapore del risultato finale. L’olio extravergine di oliva nuovo (o novello) è un prodotto sano e gustoso adatto alle tue pietanze, per poter donare la tonalità giusta ai tuoi piatti. Questo prodotto fresco deve essere acquistato in un preciso periodo per risultare migliore. Quando? Tra fine ottobre e fine novembre, il periodo giusto quando l’olio viene estratto e imbottigliato. Dopo due mesi dall’imbottigliamento, l’olio è ancora considerato “nuovo”, ma deve aver conservato tutte le sue proprietà organolettiche per poter avere questa denominazione. Un aspetto importante è dato dal colore e dal sapore, analizzati spesso dagli esperti per valutare la qualità. Un fantastico prodotto pieno di proprietà, l’olio è considerato un buon rimedio naturale contro numerosi problemi di salute, argomento che abbiamo trattato qui.

L’olio è piccante? Ecco perché

I non esperti di olio nuovo tendono a confondere queste qualità come difetti, ma non è così. L’olio appena franto presenta delle caratteristiche di inestimabile valore, come l’amaro. Caratterizzato dalla presenza alta di Polifenoli e Tocoferoli, questo olio viene protetto dall’invecchiamento e ossidazione. La funzione di questi due elementi è quindi di proteggere l’olio nuovo per far in modo che non abbia un sapore “rancido”. L’olio autunnale oltre ad essere amaro, presenta un forte aroma fruttato che può variare in base alla pianta di provenienza delle olive. Un gusto unico, ideale per i tuoi pranzi in famiglia, ma con un tocco diverso: “nuovo”.

Come riconoscere l’olio vecchio da quello nuovo?

Spesso e volentieri quando ci troviamo ad acquistare dell’olio vogliamo sapere se si tratta di olio nuovo o vecchio, anche per evitare spiacevoli truffe. Ogni tipologia di olio presenta le sue caratteristiche che lo distinguono e ne accrescono o diminuiscono il valore. L’olio vecchio è spesso venduto per olio nuovo, ma fai attenzione e segui questi controlli prima di acquistarlo.

L’olio di oliva appena prodotto ha un sapore più intenso e un colore più vivo rispetto a quello vecchio. La prima qualità che noterai in un olio vecchio è il suo gusto “leggero”, cioè che non ti pizzica in gola. Un elemento essenziale per valutare immediatamente l’età e la conservazione del prodotto. Questo fattore però può essere anche sintomo che non si tratti di olio extravergine di oliva, ma di semplice olio di oliva, essendo che la lavorazione e la racconta sono totalmente differenti e quindi il gusto cambia. La seconda caratteristica da controllare è il colore, che nell’olio nuovo tende al giallo-verde, mentre in quello vecchio è totalmente di colore giallo trasparente. Un aspetto fondamentale che ti può far subito comprendere di che olio si tratta e può indurti a fare la scelta ideale per te. Per non fare errori può utilizzare sempre questo metodo prima di acquistare un litro di olio.

Come conservare l’olio appena franto?

L’olio può risultare subito diverso, ma perché? Il segreto è nel metodo di conservazione, come affrontato in questo articolo del Sole 24 Ore.

Dopo essere stato franto, l’olio viene subito confezionato, così da non arrecare cambiamenti o danni al prodotto, in questo modo l’olio conserva le sue proprietà. Ma è importante come viene conservato a casa. Dopo che viene acquistato e utilizzato, l’olio nuovo deve essere conservato nel modo migliore, così da evitare che irrancidisca, cioè ha un sapore ossidato e rovinato. E’ necessario disporre le lattine di olio in un ambiente fresco e pulito e bisogna sempre assicurarsi di chiudere la confezione dopo l’uso, così da non far proliferare batteri. In questo modo le proprietà organolettiche dell’olio nuovo verranno conservate per circa 9 mesi dalla produzione dell’olio. Dopo questo periodo, l’olio non è più considerato nuovo, ma è sempre utilizzabile in cucina.

Quando l’olio va a male?

A primo impatto se l’olio ha un odore sgradevole e un sapore orrendo: è andato a male. Ciò significa che non è più utilizzabile, ma perché succede ciò? Dipende da quanto tempo viene conservato l’olio e soprattutto in che modo. Se seguirai i nostri consigli non avrai problemi con un olio andato a male e potrai goderti tutto il sapore dell’olio fresco.

Consiglio: mai mischiare l’olio vecchio con quello nuovo. Anche se vorresti recuperare il tuo olio vecchio, ti consigliamo di non mischiarlo, in questo modo rovineresti totalmente l’olio e non avrai più un prodotto puro e pieno di gusto.

Aroma fruttato, gusto piccante, un’emozione unica per poterti donare tutta la bellezza di un pranzo salutare. Questo grasso alleato della salute è perfetto per te. Un prodotto ideale, soprattutto se nuovo, dalle numerose proprietà. Usalo in cucina per accompagnare le tue pietanze migliori, così da stupire i tuoi invitati!

Se hai ancora dei dubbi sull’olio nuovo o vuoi saperne di più dai uno sguardo a questa pagina, dove troverai risposta a tutte le tue domande: https://contedoro.com/olio-nuovo/