La musica nella vita

Un’arte che non avrà mai fine, un’arte che solo pochi sanno esprimere nel migliore dei modi. Unire dei suoni in modo organizzato, al fine di suscitare emozioni alla persona che ascolta non è cosa da tutti.

Oggi giorno è ormai assodato che la musica influenza il nostro cervello, le nostre reazioni o le nostre emozioni. La musica ha effetti anche sulla nostra memoria e sulla nostra capacità di espressione.

Partiamo dal principio: l’uomo non sente suoni o rumori ma elabora vibrazioni. Quindi, il nostro cervello assimila e sviluppa diversi tipi di vibrazioni e li trasforma in :

  • Suoni di Interpretazione: distinzione dei suoi come fenomeno cognitivo;
  • Suoni Percettivi: attiva le nostre funzioni emotive.

Sta all’artista trasformare queste vibrazioni in musica, in arte tutta da ascoltare.

Musica e Bambini

Ormai è risaputo: la musica e l’uomo fonde un forte legame sin da bambino. Dopo molteplici studi si è riscontrato che, con l’ascolto di musica a partire dalla tenera età, porta dei benefici sulla mente del piccolo:

  • Aumento della capacità di apprendimento
  • Arricchisce il loro intelletto facendo riaffiorare le immagini e i ricordi
  • Stimola la creatività e la fantasia
  • Rilassa il corpo e la mente

Ovviamente quando si parla di musica per neonati si parla principalmente di quella classica, perlopiù barocca, in particolare Wolfgang Amadeus Mozart.

Si è potuto notare che le sue melodie e le sue opere creano una reazione positiva nei neonati e nei bimbi piccoli.

Stiamo parlando dell’ d“Effetto Mozart” studiato da Don Campbell.

A livello psico-fisico, invece, gli studiosi hanno notato un forte stimolo alla formazione di nuove connessioni neuronali. Questo è possibile grazie ai modelli ricorrenti e alle simmetrie di queste melodie, che stimola entrambi gli emisferi: quello destro e quello sinistro.

Musica e studenti

Molti ragazzi sostengono che studiare in un ambiente di relax, quindi in un ambiente calmo e senza distrazioni di alcun tipo, sia ottimale per avere una resa al 100% con lo studio e le interrogazioni, mentre altri sostengono il contrario, ovvero  studiare con un sottofondo musicale aiuta lo studio.

Certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano.

Già, citando il grande Antonello Venditti, posso affermare che è la musica classica la miglior compagna di studi degli studenti. Infatti, come detto in precedenza, è capace di migliorare la concentrazione essendo una musica pacifica ed armoniosa.

Anche la musica strumentale ambient, può veramente aiutare a trovare la concentrazione ideale per lo studio, specialmente se si è sotto stress per un esame.

Musicoterapia

La musicoterapia è l’approccio usato dal musicoterapeuta nei confronti del paziente che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale.Grazie ad essa è possibile intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico.

Concludo dicendo: la musica unisce da sempre i popoli di tutto il mondo, emozionandoli e sorprendendoli, ogni giorno sempre più. Ascoltare musica fa bene al corpo e all’anima.

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