A che cosa serve la diagnosi energetica industriale

Sai a che cosa serve una diagnosi energetica industriale? Cerchiamo di capirlo insieme con questo articolo.

Prima di addentrarci nel clou dell’articolo, che aiuta a capire perché è così importante la diagnosi energetica industriale, è bene chiarire che nel 2014 è stato pubblicato il Decreto legislativo 4 luglio 2014 n.102, il quale ha introdotto l’obbligo di Diagnosi Energetica ovvero l’adozione di sistemi di gestione conformi alle Norme ISO50001 da eseguire entro il 05.12.2015, e successivamente ogni 4 anni.

Questo decreto legislativo riguarda:

  • le imprese a forte consumo di energia secondo ex DL 83/2012, DM 05.04.2013 indipendentemente dalla loro dimensione
  • le grandi Imprese con più di 250 persone, il cui fatturato annuo superi i 50 milioni di Euro o il cui bilancio annuo sia maggiore di 43 milioni di Euro

Chiarito questo punto capire perché è importante fare la diagnosi è molto semplice. Già il termine, che comunemente conosciamo perché utilizzato in campo medico, fa capire per cosa si utilizza una diagnosi energetica nell’industria. Lo scopo ultimo di quest’analisi è quello di individuare e riconoscere possibili anomalie all’interno delle aree aziendali in modo tale da riuscire a intervenire per risolvere i problemi riscontrati o migliorare delle inefficienze energetiche.

L’esame tecnico che andrà fatto sull’azienda, l’attività o l’impianto industriale prende in considerazione un profilo di consumo energetico che deve essere il più possibile preciso e dettagliato, per garantire al cliente un’analisi sfruttabile per le performance dell’impresa. Il surplus di un’azienda di oggi, infatti, deve essere dato proprio dalla sostenibilità ambientale e dal risparmio energetico.

La diagnosi energetica industriale, quindi, serve per avviare un percorso ottimale in azienda basato sull’efficienza energetica conoscendo il tipo di consumo di energia all’interno di una realtà produttiva.

Come si svolge l’attività di diagnosi energetica industriale

Questo tipo di attività si attua secondo regole prestabilite da una normativa di riferimento delineata. In primo luogo i dati che permettono di capire il consumo reale di energia all’interno di un’azienda industriale devono rispettare dei parametri specifici ed essere:

  • tracciabili
  • aggiornati
  • misurati e misurabili

L’iter che permette un buon monitoraggio attraverso una diagnosi energetica d’impianti industriali, inoltre, comporta che ogni dato rilevato sia rappresentativo per delineare un quadro rispettoso della prestazione energetica globale in modo tale da individuare in maniera seria e attendibile le opportunità di miglioramento inerenti al settore di intervento.

Questo perché dal dato di partenza su cui si effettua la diagnosi è possibile studiare per evitare errori futuri ma anche intervenire con scrupolo e ponendo la giusta attenzione per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, motori ed elementi indispensabili dell’indagine aziendale.

Chi si occupa di diagnosi energetica industriale utilizza degli audit energetici che facilitano il calcolo del progetto e offrono al  comparto aziendale delle informazioni concrete per attivare misure di risparmio.

Come si attua una diagnosi energetica industriale

Ma come si attua in concreto una diagnosi energetica nelle grandi aziende?

Si procede per step e si lavora prima di tutto su un’attività preliminare di raccolta delle informazioni che aiutano a studiare il settore di riferimento.

Successivamente si avvia una fase operativa che comprende un sopralluogo nell’ambiente da valutare, un’analisi dei dati raccolti che porterà alla proposta di una soluzione che instradi l’azienda a un miglioramento del consumo energetico nelle sue aree di lavoro.